Gli attacchi ricevuti, i rapporti con gli alleati e la volontà di portare a termine in un certo modo la legislatura. Giorgia Meloni svela tutto.
Tanti temi affrontati da Giorgia Meloni nel libro “Il rancore e la speranza” di Bruno Vespa, in uscita l’8 novembre per Mondadori/Rai libri, di cui sono uscite alcune anticipazioni in queste ore. La Premier ha parlato degli attacchi ricevuti, anche nell’utimo periodo, così come dei rapporti con i suoi alleati e, ovviamente, anche di come intende procedere al Governo.
Giorgia Meloni, gli attacchi e gli alleati
Tra le varie anticipazioni uscite sulle dichiarazioni della Meloni nel libro di Vespa spiccano quelle sul rapporto con i suoi principali alleati: Salvini e Tajani. “Quello che mi stupisce è la totale invenzione di liti con i miei alleati di governo. Ho letto miei virgolettati in cui insulto Salvini che non solo non sono stati mai pronunciati, ma nemmeno pensati. Quando leggo pezzi di rassegna stampa con Matteo e con Antonio Tajani, restiamo basiti”, ha raccontato la Premier.
“Capisco che alcuni giornali vogliono mandarci a casa: legittimo, ci mancherebbe. Quello che non è accettabile ed è estraneo a qualunque deontologia è mettere tra virgolette cose mai dette né pensate”.
Non sono mancate alcune frecciate ai suoi nemici e ai continui attacchi ricevuti: “Io non sento affatto la dimensione dell’assedio. È il racconto che si fa di me. So che ci sono nemici disposti a fare qualunque cosa pur di buttarmi giù. Ma non mi spaventano. Come ho detto all’inizio del mio mandato, non sono ricattabile”.
Il Governo e la sua legislatura
Le idee della Premier sono chiare anche nell’ottica di andare avanti fino a fine legislatura senza rimpasti di Governo. “Voglio battere un altro record: finire la legislatura con lo stesso governo con cui l’ho iniziata. Sarebbe la prima volta nella storia repubblicana. Berlusconi è stato a Palazzo Chigi cinque anni, ma con due governi diversi. Realizzare una visione richiede del tempo. E io sono fiera di avere il tempo necessari”.